Danzare kalbelia significa tornare all’essenzialità delle danze folk gitane conosciute in Europa, compiendo un viaggio millenario a ritroso verso l’India, considerata patria di origine di tutti i gitani del mondo. Questa danza essendo considerata folk è caratterizzata da movimenti che permettono libertà di espressione e improvvisazione.
Si danzerà spesso in cerchio, impareremo ad ascoltare il ritmo e sciogliere il corpo. Giri vorticosi, posture e mimiche caratterizzano questa danza; movimenti sinuosi che rimandano alla fluidità del serpente si alternano a movimenti decisi, scattanti e vibranti. Le mani segnano lo spazio con mudra, gesti guidati dal suono ipnotico del flauto poongii, mentre i piedi battono la terra al tempo del tamburo doppio doolak. L’espressività del viso rimanda alla forza femminile che ben si esprime in questa arte.
Si consigliano abiti comodi, pantacollant e gonne larghe.
Per chi le avesse può portare cavigliere sonore.
Con Monica Murgia
Sono un’antropologa e danzatrice di danza medio orientale, danza kalbelia e danza folk del Rajasthan (dei cosiddetti “zingari del deserto” e “incantatori di serpente”). Ho il piacere di proporre un corso teorico e pratico incentrato sullo studio formativo in danza gitana kalbelia dell’India Nord Occidentale arricchita da elementi di danza medio orientale stile “Oriental Fusion” (danza del ventre con elementi di danza indiana folk).
Ho iniziato a studiare Kalbelia durante il lavoro di campo in India per una ricerca di tesi all’estero in Antropologia Culturale supportato dall’università di Bologna. Ho vissuto per mesi tra i Kalbelia, considerati attualmente gli zingari dell’India (da cui proverrebbero tutti gli altri gitani) e ho frequentato quotidianamente le lezioni di danza con alcune tra le migliori insegnanti kalbelia. Ho partecipato a spettacoli e danzato per eventi con le mie insegnanti e i loro musicisti. In passato questa comunità si sostentava grazie al mestiere di incantatori di serpenti e durante il seminario teorico introduttivo vedremo come dagli anni ’80 sono cambiate le loro strategie di sussistenza. L’argomento è complessivamente molto interessante, le ricerche attuali in Italia e persino in Europa sono pochissime. Il mio approccio alla danza vuole essere olistico, con l’introduzione di elementi di altre danze indiane e l’influenza di quella medio orientale e con esercizi propedeutici derivanti dalla pratica dello yoga per riscaldare e potenziare la flessibilità e la forza del corpo. Sarò felice di presentare i miei studi e danzare con voi.